sabato 30 maggio 2009

Tomodachi

Non ho più paura di ciò che potrei dire, fare o pensare,
se non quella di perdere qualcuno che non riuscirò mai più a ritrovare.

sabato 2 maggio 2009

Uno scopo

Avevo voglia di scrivere qualcosa, qualsiasi cosa. Ma non sapevo cosa. Quindi mi sono detto: potrei cominciare a scrivere qualunque cosa mi stia passando per la testa, come questo, ad esempio. Poi, parola dopo parola, potrei spostarmi ad un altro argomento, uno qualsiasi, un argomento che magari non si collega assolutamente con quello precedente. La felicità, ad esempio. Beh, forse si collega, però: se ho voglia di scrivere e scrivo, sono felice, perché soddisfo un mio desiderio. Però ero felice anche prima. E la felicità è un qualcosa che non si può motivare, credo. La felicità c'è, punto. È inutile cominciare a chiedersi perché si è felici, perché: 1. è inutile; 2. pensando si rischia di porre fine allo stato di felicità acquisito. Quindi sono felice, lo sono perché lo sono. L'unica cosa è che non lo ero da molto tempo. E intendo dire davvero taaaaanto tempo. Perché non ero felice, prima? Beh, a questo si può provare a rispondere, ma che senso ha porsi domande su qualcosa che si è concluso? Non mi illudo di poter rimanere felice per sempre, anzi... La tristezza potrebbe tornare in qualsiasi momento. Ma che importa? L'importante è essere felici, il più a lungo possibile.
Sono talmente felice che non mi riconosco davvero più. Non sono più il solito triste, depresso, ecc. ecc. (ecciù!) che ero una volta. Lo so, battuta pessima. Ma le mie battute sono sempre state pessime. Anche perché quando non ero felice non facevo battute, quindi non sono abituato a fare battute. Devo riprenderci l'abitudine. Quindi credo sia normale che ogni tanto mi risultino battute stupide. O sbaglio? No, credo di non sbagliarmi.
Comunque, dicevo... Che ho voglia di scrivere qualcosa... Ho già scritto qualcosa, ma sento che non è abbastanza. In fondo, quello che ho scritto non ha uno scopo, ed è questo che vorrei ottenere. Ognuno ha bisogno di uno scopo; o meglio, è in cerca di uno scopo che, spesso non si trova mai. La stessa cosa per gli oggetti, le cose astratte, gli scritti... Ci sono moltissime cose in cerca di uno scopo tutto loro. Purtroppo non sempre questo scopo, questo obiettivo, si trova. Quindi, in questo momento, mi sto illudendo di poter trovare uno scopo a questa roba qui che sto scrivendo; mi illudo perché sono consapevole che difficilmente lo troverò, a maggior ragione perché sto praticamente scrivendo cose a caso.
Ma ho deciso: voglio che lo scopo di questo scritto sia: essere letto. Sì, è uno scopo un po' banale, può sembrare. Ma non lo è. Un sacco di cose che sono state scritte non sono mai state lette. Ma meglio cambiare argomento, ché sto giungendo nel Territorio Proibito. Che poi non è che sia Proibito. È che comunque non voglio parlarne, non qui.
Quindi mi piacerebbe che qualcuno leggesse questo intervento. Non perché me ne freghi qualcosa, ma perché possa raggiungere il suo obiettivo. Avete presente quanto sia difficile raggiungere un obiettivo, dopo averlo trovato? Beh, anche questo povero, piccolo intervento potrebbe avere dei sentimenti. E se sapesse che potrebbe essere letto, e che potrebbe raggiungere il suo obiettivo... Sarebbe davvero felice! Ma se poi non accadesse, potrebbe anche rimanerci male... Quindi, meglio non dirgli nulla... Dite che ha sentito? Boh, speriamo di no... Ahia, mi sa di sì... E adesso? Ci vuole qualcuno che gli dica che è stato letto... Io l'ho scritto, quindi io non conto... Qualcuno gli può scrivere che l'ha letto? Anche se è una finta... Giusto perché almeno così non si offende, non si deprime, et cetera, et cetera... Ok? Ci state? Dai: sia che abbiate finito di leggere o meno, fateglielo sapere... Altrimenti poi lui se la prende con me... Dai! Fategli sapere che ha raggiunto il suo scopo! Non vorreste lo stesso anche voi?