giovedì 11 dicembre 2008

Un nuovo Icaro

Ultimamente mi sono riletto alcune delle cose che ho scritto su questo blog, e in effetti mi sono accorto di quanto alcune di esse, seppur profonde e pregnanti di significato, fossero assolutamente DEPRIMENTI.
Quindi mi sono chiesto: come mai noto qualcosa del genere? Non potevo notarlo anche prima? E mi sono risposto che no, non potevo. Non potevo perché forse ero io ad essere deprimente, con me stesso e con gli altri.
Ho capito che adesso sono diverso, adesso sono cambiato: se in meglio o in peggio, questo è tutto da vedere.
O forse è più che altro qualcosa in me ad essere cambiato. Di sicuro mi sento diverso, dotato di diversi sentimenti e diverse emozioni. Anzi, più che diversi, direi totalmente nuovi. Potrei aver raggiunto la tanto agoniata felicità, adesso che ci penso. Oppure potrei essere semplicemente emerso dall'oceano infinito che mi stava sopra e potrei aver preso finalmente aria dopo molti e molti anni. Non che sia così vecchio, ma davvero, era da lunghissimo tempo che non mi sentivo così (sempre che mi sia sentito così in passato). Finalmente vedo la distesa d'acqua da un diverso punto di vista: prima vedevo solo quella ed il fondale marino; ora vedo anche il cielo, le nuvole, prima indistinguibili da sotto il mare; le coste, le montagne. E nuova vita si mostra di fronte ai miei occhi. Si potrebbe quasi dire che ho imparato a nuotare. E non c'è, quindi, in me nemmeno la paura della possibilità di poter tornare giù, inghiottito da un vortice, o da un'onda troppo sospinta dal vento.
Una nuova creatura si fa largo dentro di me. Non so ancora cosa sia, ma di sicuro è qualcosa che mi completa e mi migliora al tempo stesso, anche se magari, non sotto tutti i punti di vista. E mi chiedo, se questa creatura mi abbandonasse prima o poi? Non che io ne abbia il timore, ma per curiosità, cosa accadrebbe? Mettiamo il caso che questa creatura riesca a farmi spiccare il volo, e poi, ad un tratto, mi abbandonasse: quale sarebbe, dunque, la mia sorte?
Non sono come Icaro... Lo so, me lo sento. Sono in grado di controllarla questa creatura, ed essa non farà più pazzie, non mi lascerà ad impazzire, o addirittura a morire. E anche se lo facesse, non importa. Il mio scopo è finalmente raggiunto. E che la gente lo sappia o no, non mi cambia nulla. L'importante è che lo sappia io.

martedì 28 ottobre 2008

Una Goccia di Miele

Una Goccia di Miele
(Leon Chancerel)

C’era una volta
un bravo droghiere.
Si, è proprio così.
È proprio così che la cosa iniziò…
una bella sera d’estate.
Avvenne così perché una sera,
un forte, bello e bravo pastore, col suo cane,
venne ad entrare nella bottega del droghiere.

“Buon giorno, droghiere, avete da vendermi del miele?”
“Miele eccellente, caro pastore. Ve lo do volentieri.
Misura abbondante e prezzo buono”.

Così fraternamente conversavano in quella
chiara sera d’estate, il cliente e il venditore,
il pastore e il droghiere.

Or, mentre il bravo droghiere
onestamente pesava il buon miele,
il fulvo ambrato miele che le api, nostre bionde sorelle,
avevan succhiato dai fiori

Toc! Una goccia!
Una goccia di miele rosato
sul pavimento della bottega.

Sì, fu proprio così che iniziò.

Una mosca!

Una mosca
si venne a posare sulla goccia.
La goccia piccola piccola caduta sul pavimento.

Naturale! Logico per una mosca!
Il gatto sotto l’armadio,
il grosso gatto del bravo droghiere
già da un pezzo adocchiava la mosca.

Naturale! Logico per un gatto!

Il gatto…
balzò sulla mosca…
..e la mangiò.

Il cane…
Il grosso tozzo cane del pastore,
sbigottito dal balzo del gatto,
credendo che ce l’avesse con lui,
Naturale! Logico per un cane!

balzò sul gatto…
e lo azzannò.

Il droghiere afferra un nodoso bastone
e colpisce il cane,
il povero cane innocente.

E il forte bello e bravo pastore
stese morto sul pavimento l’onesto droghiere.

Sì, fu proprio così
nella bottega del droghiere.
Fu proprio così che la cosa iniziò
in una chiara sera d’estate.

All’omicida!
All’assassino!
Arrestatelo!
AMMAZZA, AMMAZZA, AMMAZZA, AMMAZZA!

Tutta la città è in allarme
Dovunque tumulti e subbugli;
suono di campane a martello,
fischi laceranti di sirene.
Accorrono pompieri e polizia.
Davanti alla bottega aumenta la calca
s’assiepa e s’aggroviglia la folla.

Un delitto premeditato!
Un’aggressione organizzata!
Razza maledetta!
Razza vile!
Morte ai droghieri!
Dagli ai pastori!
Difendiamo l’onore!
Vendetta!
Mobilitazione generale:
bruciate i villaggi!
Minate i ponti!
Avvelenate le fonti!
MASSACRATE I GIOVANI!

Campi devastati…
Alberi abbattuti…
Famiglie disperse…
Ostaggi fucilati

Bene continuiamo così.
I corvi guazzeranno nell’abbondanza.

Dolce miele fluido e zuccherino
Dolci api
Chi l’avrebbe detto?

La radio diffonde comunicati in tutto il mondo:
Salviamo la civiltà! Salviamo la civiltà!

Chi si schiera per il diritto?
Per il trionfo della giustizia
tuonate cannoni, sputate la morte

E sul mondo intero il rosso manto della guerra, il disgustoso lezzo della guerra.
Dov’eran le case dei vivi, sorgon le case dei morti
Tumida di tombe la guerra si gonfia.

Ma perché?
Come mai?
Perché siamo giunti a questo punto?
Come si è cominciato?

Mai si era vista una simile ecatombe
Tanti ordigni di morte messi in opera tutti insieme
Una pazzia tremenda, sanguinaria
Un’incosciente crudeltà mondiale
E tutto questo per anni
Centinaia e centinaia di anni.

Non v’era più che un mestiere
Non v’era più che un’industria
Non v’era più che una vocazione per gli uomini
La guerra!

E venne la fame
E con essa la peste.
Non si fa più in tempo a sotterrare i morti.
Ci sono montagne di morti e fiumi di sangue.
Un denso fumo offusca il cielo.

Non si sa più cosa sia un albero verde
Un fiume blu:
tutto è rosso e nero
denso e vischioso
Tutto è ridotto a cenere
Sangue e fango.

Finché non rimasero
faccia a faccia che due soldati.
Si erano infilzati l’un l’altro…
e si guardarono negli occhi.

“Come mai?”
“Com’è cominciata?”
“Io, non so…”
“Io, neppure”

“Moriamo dunque senza sapere perché?”
“Senza sapere perché moriamo”

Goccia di miele.
In una bella sera d’estate.

venerdì 10 ottobre 2008

Giorni di 30 ore

Questa magnifica espressione (almeno per me lo è), coniata da mio cugino, è una vera e propria perla di saggezza: in fondo, a volte pure io mi chiedo dove trovo il tempo di fare tutte quelle cose che, a volte, faccio. L'unica spiegazione plausibile (lo è?) è che le mie giornate siano davvero da 30 ore. E il bello è che non me ne accorgo!
Perché, in fondo, posso capire che scrivere un libro, come sto facendo io, possa richiedere del tempo. E non c'è da stupirsi che rimanga giorni, settimane, a volte anche mesi senza scrivere nemmeno una parola... Forse però c'è da stupirsi quando scrivo tre capitoli in due giorni e mezzo.
(Nota: a conti fatti, 2 giorni e mezzo equivalgono a 60 ore quindi, se per voi comuni mortali (muahuahuahuahuaaa) sono due giorni e mezzo, per me sono solo due... O se per me sono due e mezzo allora per voi sono [dunque, 2 : 2,5 = 2,5 : x; x = 6,25 / 2...] 3,125 giorni (ovvero 3 giorni e 3 ore); inoltre, con delle giornate da 30 ore, un anno non bisestile sarebbe composto da 10950 ore, mentre il 2008 sarebbe formato da 10974,0002777... ore (il 2008 ha 1 secondo in più ed è bisestile); dall'Angolo della Matematica per ora è tutto, alla prossima!).
Ma soprattutto, quando questi 3 capitoli sono tra i più lunghi che io abbia mai scritto, c'è da meravigliarsi sempre di più. Per lo meno, con questi tre capitoli ho terminato la Seconda Parte: un totale di 9 capitoli, in cui domande e risposte si alternano senza sosta; e i colpi di scena sicuramente non mancheranno; le sorprese sono all'ordine del giorno (o del capitolo).
Molte novità, insomma. E se le novità sono rappresentate da nuovi personaggi, nuove situazioni, nuovi misteri, nuovi interrogativi... Beh, non c'è da stupirsi che ci abbia messo così tanto a scrivere questa Seconda Parte.
Vi ho fatto venire l'acquolina in bocca? Vi ho fatto venire lo sfrenato desiderio di leggere quei Capitoli di cui sto parlando in questo momento? Vi ho fatto venire il bisogno compulsivo di rituffarvi nelle avventure di Ben, John, Charlie e Penny? Sicuramente no, perché se così fosse, probabilmente avreste già cliccato sul link qui sotto e non avreste letto tutto questo.
E visto che questo blog sta ormai cadendo in disuso, ho deciso di creare un nuovo blog, un sito ufficiale per C³. Lì potrete commentare i capitoli, farmi domande, ricevere (forse) risposte e quant'altro.
Ora il fatto è... Se qualcuno sapesse che ho fatto un altro blog e nel frattempo vado all'università, studio, copio gli appunti (che mi dicono essere la cosa più inutile del mondo visto che mi porta via dalle 2 alle 4 ore), gestisco non so quanti altri blog e scrivo un libro... Non pensate che tutti penserebbero che la mia giornata duri davvero 30 ore? O anche solo 28? Ai posteri l'ardua sentenza. Chissà che non possieda una Camera... Magari è quello il mio segreto :P . (Nota: chi avesse delle perplessità sull'utilizzo della parola "Camera", si legga il libro e, forse, capirà :P).
Ah già, quasi dimenticavo. Il link del nuovo blog è qui sotto. Lì troverete tutto il libro... No, scherzavo, i primi 9 capitoli... Due in più dell'ultima volta! È un inizio. Il resto... Prossimamente, solo su

 


 

Il primo che non dice che sono pazzo è un pazzo!

lunedì 8 settembre 2008

Il Buon Pastore

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome.
Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca.
Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni.

(Salmo 23)

Ciao Nonna.

giovedì 31 luglio 2008

Buone Vacanze!

Come promesso eccomi di nuovo qui a rompere le scatole.
Prima di tutto perché domani fra circa 24 ore parto per andare al mare. 15 giorni di puro relax. Forse. Speriamo.
Poi perché, sempre come promesso, ho la "piccola sorpresa" di cui parlavo ieri.
Visto che in questo periodo, lasciatemelo dire, non ho avuto niente da fare, mi sono inventato un gioco. Non è molto interattivo (non sono capace di programmare in flash, quindi ho usato semplici pagine web e linguaggio html a volontà) però potrebbe essere utile ad approfondire qualcosa su C³ (lo so, ultimamente è la seconda mia ossessione (dopo Lost)). Avrete la possibilità di scoprire qualcosa di più sulla Seconda Parte (di prossima "uscita") e magari di svelare qualche segreto che non verrà mai svelato... Ma spesso le informazioni dovrete sudarvele!
Per provare a giocare, vi basterà andare QUI. Dopodiché seguite le istruzioni e... giocate =).

(P.S.: vi conviene leggere i primi 7 capitoli, prima di giocare)
Visto che sono buono... vi posto anche i titoli dei prossimi 5 capitoli (quelli che ho già scritto); per poterli leggere, però, dovrete aspettare ancora un po'.

 

Capitolo 8: "Un Altro Futuro"
Capitolo 9: "L'Altro Passato"
Capitolo 10: "Inaspettati"
Capitolo 11: "L'Altro Me Qui Presente"
Capitolo 12: "Spazio e Tempo"

 

Comunque i titoli potrebbero ancora cambiare... Diciamo che (tranne qualcuno) sono ancora provvisori.
Ora tolgo definitivamente il disturbo (almeno per due settimane).
Ciao! E buon inizio (o continuazione) di vacanze!

mercoledì 30 luglio 2008

C³ 10 mesi dopo

Sono trascorsi 10 mesi, ormai, dal 30 settembre 2007, giorno che, in un certo senso, ha cambiato un po' la mia vita.
Per chi non se lo ricordasse (o chi non lo sapesse proprio) quel giorno fu il giorno in cui tutto ebbe inizio. Tutto forse è un po' esagerato. Diciamo un bel capitolo (è la parola giusta) della mia vita.
10 mesi fa nacque "The Project". Per un mese, giorno più, giorno meno, ho stressato la vita di quante, una decina di persone, forse? Forse di più? Ma non importa. Ero andato avanti nel non dichiarare fin da subito in cosa consistesse il "Progetto". Per paura che non avrei rispettato la parola data, che non l'avrei mai terminato. E poi, un mese dopo (che cambiamento può avvenire, poi, in 30 giorni?), lo dichiarai. Un libro, un romanzo. Una storia originale, che credevo (e credo tutt'ora) bella, stupenda.
Trascorsero 3 mesi e mezzo prima che cominciassi a postare sul blog i primi capitoli. E con il primo capitolo, comunicai anche il titolo: C³ - The_Project. Nel giro di un mese i primi 7 capitoli (la Prima Parte) erano sul blog. Non so esattamente in quanti li lessero. Credo che solo due persone riuscirono a terminare la Prima Parte, i primi 7 capitoli. Gli altri lessero il primo capitolo, magari. Altri andarono più avanti, ne lessero 2, 3, 4... Non so il perché di questo scarso numero. Forse mi ero fatto poca pubblicità... Forse troppa...
Forse quasi nessuno era intenzionato a cominciare a leggere qualcosa che, nel giro di un mese, sarebbe stato interrotto, magari con numerose domande non risposte. Forse per evitare una "Sindrome da Lost", per essere concisi. O forse perché non interessava molto. O le caratteristiche del romanzo (trama a parte, credo) non erano ben sviluppati.
Potrebbero esserci milioni di motivi, e non mi va di rompere elencandoli tutti. Quindi, riprendo il discorso...
Dopo dieci mesi, quindi... Dove sono arrivato? Me ne sono stato lì a girarmi i pollici e a fregarmene del romanzo? Anche se potrebbe sembrare, la risposta è no. Ho continuato a scrivere. Alcuni periodi saranno stati poco produttivi (vuoi per gli esami, vuoi per altre cose), ma l'ultimo periodo, l'ultima settimana è stata fantastica. In conclusione, 5 capitoli della Seconda Parte sono praticamente pronti, e sento che non mancherà molto agli altri 2 o 3 in modo da concludere questa Seconda Parte.
So di non essere molto bravo con le stime (inizialmente pensavo di poter finire tutto in 3 mesi... ma lasciamo perdere) però credo che, se li periodo dovesse continuare così come sta andando tutt'ora, direi che per il mese prossimo dovrei essere pronto con la Seconda e penultima Parte del romanzo.
Quindi, se avete voglia di cominciare questa avventura con me... Beh, questo è il momento di andare a riprendersi la Prima Parte e di darle una lettura (la trovate scaricabile anche qui sopra). Se invece siete stati già "iniziati" a questa storia... Beh... Ne riparleremo domani, ho una piccola sorpresa.
Prima di lasciarvi, ho un piccolissimo annuncio: il titolo del romanzo sarà, d'ora in poi, solo "C³" (vedrò se potrò, in qualche modo, riciclare il "The_Project"); tuttavia nei file qui sopra, il titolo continuerà ad essere quello precedente. Almeno per un mese!
Ora vi saluto. A domani!
Ciao!

venerdì 11 luglio 2008

Speciale

L'altro giorno pensavo (e forse è meglio se lo faccio meno spesso, vista la lunghezza del post) al significato di "essere speciale": quando una persona è speciale? E quindi cosa rende una persona realmente speciale?
Ogni giorno i media ci mostrano film, serial, anime, manga, giochi con persone inseguite da mostri, disperse su isole tropicali, che scoprono di essere super eroi, il cui compito è uccidere vampiri, costrette a vagare in vari mondi assurdi, in grado di ucciderne altre scrivendone il nome su di un quaderno, impegnate a lottare contro le forze del male... E quindi lo spettatore medio, vedendo tutte queste cose, pensa "Quelle sono persone speciali!". In fondo, se la storia vede questi personaggi come protagonisti, allora devono essere davvero speciali.
Ma cosa succede se lo si vede "al contrario"? Succede che non è la storia che racconta le vicende dei protagonisti. Paradossalmente ci rendiamo conto che i protagonisti sono stati scelti per essere speciali e, di conseguenza, la storia non diventa altro che una finestra sulle vite di questi individui. Sono i personaggi che, essendo speciali, creano la storia.
Per fortuna questa è solo la finzione, una finzione che, però, ci può aiutare a capire il concetto di "speciale" dal punto di vista di un mondo reale.
Quindi mi sono posto qualche domanda, per prima: "Quante sono le persone speciali?"
Credo di aver individuato tre possibili risposte: siamo tutti speciali; solo in pochi sono speciali; nessuno è speciale.
Se fossimo tutti speciali, ciascuno di noi dovrebbe possedere una capacità (o un insieme di capacità) differente da quella degli altri. È possibile tutto ciò? Ha senso l'esistenza di una capacità particolare, unica per ciascuno di noi, tale da poterci classificare tutti speciali? Giusto per fare chiarezza, non sto parlando di super poteri: possono essere abilità comuni, capacità innate di qualunque tipo, esperienze, sentimenti... In ogni caso, non riesco a trovare una risposta a questa domanda. Quindi passo a quella successiva: "Ammettendo il caso che esistano capacità uniche per ciascuno, cosa accadrebbe?". Beh, accadrebbe che tutti saremmo speciali, tutti in maniera diversa. Ma se tutti fossimo speciali, anche in maniera diversa, allora quella diventerebbe la norma, e quindi il concetto di "speciale" si dissolverebbe nel nulla, cadendo nella pura normalità. E se queste capacità uniche per ciascuno di noi non esistessero, allora avremmo più persone in grado di fare le stesse cose, e quindi le persone non sarebbero più "speciali", perché il concetto si disperderebbe nel concetto di "classe", o "gruppo", o, più brutto, "specie". Quindi, almeno credo, non tutti siamo speciali.
Se nessuno di noi fosse speciale, beh... Allora perché sarebbe nato il concetto di "speciale"? Solo per illudere l'uomo dell'esistenza di qualcuno superiore a noi? E a che scopo, poi? Per tenerlo sotto controllo? Ma non mi sembra che, almeno ultimamente, l'uomo si intimorisca più di tanto delle autorità, divine o legali che siano...
Quindi c'è qualcuno di davvero speciale? Qualche persona, nel mondo? E se sì, perché è speciale?
Essere speciali, in fondo, significa essere fuori dal comune... Ma cos'è "essere comune"? Non lo trovo un concetto così semplice come potrebbe sembrare... È quasi come definire la "normalità": se siamo tutti diversi, individuo per individuo, allora quali sono le qualità comuni che ci definiscono "normali"? Sono le caratteristiche medie? Ma, ricordiamocelo, Senza differenza non ci sarebbe la media... La media è una nostra invenzione, non può definire la normalità. Quindi, paradossalmente, si arriva a dire che siamo "comuni", "normali", solo perché siamo diversi gli uni dagli altri.
Prendendo il concetto di "speciale", si può dire, più o meno banalmente, che non è altro che il concetto contrario di "normale". Ma se siamo normali perché siamo diversi tra di noi, vuol dire che siamo speciali se abbiamo qualcosa in comune tra noi? Se sì, cosa accadrebbe?
Ricapitolando, sembra che qualcuno di speciale esista e l'essere "speciale" dipenda da caratteristiche simili: ma simili a quelle di chi? Probabilmente a quelle di ciascuno di noi: così si verrebbe a creare un concetto soggettivo di "speciale". Ovvero: ognuno di noi trova che una persona sia speciale perché ha caratteristiche, interessi, capacità simili alle nostre.
Tutto sembra quadrare... Sembra logico... E quindi... Chi sono le persone che per noi sono speciali?
Gli amici sono persone con cui andiamo d'accordo; perché vi andiamo d'accordo? Perché abbiamo qualcosa in comune: sono speciali.
L'amore è un sentimento che condividiamo con una persona, con la quale ci ritroviamo ad avere un legame indissolubile: quella persona è quindi speciale.
La famiglia è quell'insieme di persone da cui traiamo le nostre caratteristiche genetiche, le nostre capacità: anche la famiglia è speciale.
E sicuramente ci sono un sacco di altre categorie che sto dimenticando, e mi dispiace.
Quindi non esiste uno "speciale" in assoluto. Non esistono supereroi, demoni, mostri di fumo, come quelli della tv. L'"essere speciale" di altri dipende da noi, proprio come il nostro "essere speciale" dipende dagli altri. Ma la nostra società è così invasa dagli stereotipi che i media offrono, che non possiamo fare a meno che cercare di essere speciali in assoluto. Vogliamo essere speciali, vogliamo avere amici speciali, amori speciali, una famiglia speciale, quando dovremmo accorgerci non solo che queste persone, spesso, le abbiamo già, inteso come uno speciale "relativo", ma anche che la ricerca di uno speciale "assoluto" è vana. È come cercare la perfezione: ci si potrà avvicinare, ma non si potrà mai cercare. E in ogni caso, non è detto nemmeno che lo "speciale assoluto" che noi cerchiamo sia simile allo "speciale relativo" che ci appartiene.
Non so se questo discorso ha un senso... Non so se il concetto di "speciale" possa essere utilizzato in un ragionamento logico... Non so se ho sbagliato qualche passaggio... Non so se qualche passaggio non aveva un senso... Ma se tutto ciò fosse giusto... Se fosse corretto... Allora dobbiamo essere felici di ciò che siamo e di ciò che già possediamo: in fondo, siamo tutti speciali, a nostro modo.

giovedì 5 giugno 2008

Time's up

Ultimo post prima degli esami... Credo...
La tensione aumenta sempre di più con l'avvicinarsi all'ora X (18/06/2008 8.30.00), ma non è l'unica cosa a cui penso.
C'è dell'altro... Fatti, parole, persone...
In questi cinque anni, per 5-6 ore al giorno, ho convissuto con più di venti persone, in una classe. Ho parlato, fatto amicizie, mi sono divertito. Ma quante di queste persone mi hanno conosciuto davvero? Ho paura della risposta, ma quel numero, quella cifra insignificante, non fa altro che rimbalzarmi da una parte all'altra del cranio, facendomi male ogni volta che trapassa il cervello. Fa male, non posso negarlo.
E non capisco perché la gente non reagisca. Forse a loro sta bene così, forse è bello approfittarsi di una persona per cinque anni, sfruttarla per il proprio bene, per un proprio beneficio. Io non ho mai chinato la testa né volto le spalle a nessuno: chi aveva bisogno di aiuto e me l'ha chiesto, ha ricevuto quello che si meritava, a volte anche di più. Spesso mi sono fatto in quattro per sopperire alle esigenze di queste venti e passa persone.
Ma cosa mi è tornato? Con questo non intendo dire che quello che ho fatto esigeva una ricompensa: uno potrebbe dire che basterebbe un grazie. Ma dopo cinque anni il grazie dovrebbe essere sottointeso e dovrebbe esserci dell'altro di più prezioso. Ma in fondo chissene frega, tanto c'è il secchione della classe disponibile, che appena gli chiedi una cosa gentilmente lui ti risponde tranquillamente, a volte anche con piacere. Chi se ne importa se poi rimane solo i pomeriggi, i week-end, le vacanze di Natale, di Pasqua... L'importante è che mi dia una mano, giusto? È questo un amico.
Poi non importa se esiste o meno: in fondo è un secchione, non ha sentimenti. Ed essendo tale, è destino che rimanga da solo.
Credo sia questo il pensiero di molti. E questo pensiero fa male. E anche quella cifra che continua a rimbalzare. Ma nessuno ha cercato di dimostrare che la mia impressione era falsa. Nessuno ha avuto il coraggio, o nemmeno la voglia, di mostrare che ero in errore. Sono stufo di avere ragione!
E poi mi vedo anche la gente dire "ma dai, sorridi, tirati su". E come, con quei proiettili vaganti nel cranio? Forse la gente si crede apposto con se stessa dicendo quel tipo di frasi. "Cosa è successo?!" dicono, ma quando gli rispondi, anche in modo che tu stesso valuti poco convincente, "niente", loro ti voltano le spalle, con la coscienza pulita e senza chiedersi più nulla. Dopo quel "niente" nessuno mi prende in disparte e mi chiede "Adesso mi dici cosa diavolo sta succedendo", no. Basta solo dimostrare un po' di compassione, fare domande stupide e, per un motivo che ancora non mi è chiaro, voltare le spalle e proseguire per la propria strada.
C'è poi la gente che dice "Dovresti aprirti di più", "vorrei prorpio conoscerti meglio". Ma non ho trovato dall'altra parte nessuno sforzo a "farmi aprire" o un tentativo davvero sincero di "conoscermi meglio".
Quindi: sono io troppo esigente? Sono io quello che sta soffrendo senza un vero motivo? Senza una causa ben precisa? Sono io che sono stato solo per tutti questi anni, a chiedermi perché nessuno mi ha mai cercato per un motivo che non fosse scolastico? Sono io in errore?
Vi prego, una volta tanto, evitate di dire le solite frasette senza senso o a volgere le spalle come se nulla vi importasse.
Io il dialogo l'ho cercato più volte, ma a quanto pare non è servito a nulla. Non mi illudo che questa volta possa funzionare, anzi: tutto questo so già che non avrà alcuna utilità. Domani, una settimana, un mese, un anno: tutto sarà uguale a prima, con la differenza che non ci si vedrà più a scuola e io sarò qui, ancora ad aspettare, a tentare in qualsiasi modo di avere le mie risposte. Solo.
Ormai il tempo è finito. Il gioco è terminato. "Game over". Se dovete chiarire qualcosa, io sono qui, sempre disponibile e pronto anche ad imparare dai miei errori, nel caso in cui ne abbia commessi. Ma non potrò sapere se ne avrò commessi fino a quando qualcuno non me li farà notare. E io spero ci siano questi maledettissimi errori, perché sono stufo di avere sempre e solo ragione.
E non pensatela nemmeno come "ormai il danno è fatto, chi se ne importa", o "non ci siamo parlati per cinque anni, adesso cerca il dialogo". Fino a quando voi avete avuto bisogno, io ci sono stato. È il momento di capovolgere le parti. Volgermi le spalle adesso sarebbe il più grande atto di ipocrisia, codardia e infamia che potreste rivolgermi.
Una risposta non è mai sottointesa. Altrimenti non ne starei cercando in questo momento. Se avete qualcosa da dire, se davvero avete le risposte che cerco: questo è il momento per darmele. La scelta, l'ultima scelta, sta a voi.

sabato 17 maggio 2008

L'Aspetto delle Cose a Venire


Sapevo che sarebbe accaduto di nuovo. Sempre la stessa storia, proprio come cinque anni fa.
Sono trascorsi tre mesi e ancora niente. Mi chiedo se sono io che ho fatto qualcosa, che non ho fatto qualcosa, o se per caso ho qualche altro genere di colpa di cui io non sono consapevole.
Tre mesi, proprio come allora, come cinque anni fa. Gli addii fanno sempre male, ma non riesco a capire per quale motivo gli addii alle persone con cui sono legato debbano sempre essere così difficili. Che poi non doveva nemmeno essere un addio, ma un arrivederci. Avremmo dovuto vederci, sentirci, rimanere in contatto... Ma non è successo niente di tutto ciò. Perché? Non lo capisco... Forse mi sono illuso questi cinque anni di aver trovato degli amici che mi avrebbero accompagnato fino alla fine dei miei giorni... O almeno per qualche anno, o qualche mese... O dietro l'angolo...
Continuo ad illudermi e sempre di più sono convinto di quello che ho già scritto più volte: "Delusion in inglese vuol dire Illusione".
Ho imparato. Gli arrivederci non sono mai arrivederci. Sono addii, nient'altro. Le persone ti cercano solo fino a quando hanno bisogno di te. Poi, quando hanno finito di sfruttarti, ti lasciano a morire di fame, al freddo. Io ho fatto di tutto per evitarlo... Tutto... Ma non è servito a nulla.
Quindi mi chiedo: cosa è successo? E non so rispondere. E non so a chi poter chiedere un aiuto, per riuscire a trovare risposta a questo dubbio che mi attanaglia. Un dubbio che mi fa male...
Su msn non c'è nessuno, quindi probabilmente nessuno leggerà questo post appena sarà pubblicato. È anche logico a quest'ora di notte. Nessuno rimane sveglio fino a tardi come me in questo periodo. Ma non ho sonno... O non riesco a prendere sonno... Forse perché mi sento solo, molto solo... Troppo solo...
Forse non lo leggerà nessuno, perché ormai più nessuno legge più questo blog... E anche questo è un mistero da aggiungere alla lista... Mi sembra di vivere in Lost visti tutti questi misteri.
È tempo di andare a dormire... O almeno ci provo.
Ma un altro dubbio mi assalirà, questa notte: posso cambiarlo, in qualche modo? Nonostante tutto ciò che ho fatto, tutto l'impegno che ci ho messo nel farlo, tutta la volontà... È possibile riuscire a cambiare le cose? O fare in modo che gli altri le possano cambiare?
Ho fatto di tutto. E ancora penso a quel giorno. A quell'ultimo giorno in cui ci siamo visti... Gli esami... Non posso credere che sia già trascorsa l'estate.

 

22/9/2008 4.23



venerdì 18 aprile 2008

A Break and a Brick in the Wall

Ciao.
Prima di tutto vorrei ringraziare coloro che, in questa settimana, hanno commentato. Spero non vi siate sentiti in obbligo dal “contatore” nel messaggio personale, non era fatto per questo, ma era perché le persone “giuste” (non che voi siate sbagliati) commentassero. Per questo, un punto in più a voi che avete commentato.
E ora vorrei rispondere a ciascuno di voi.
Prima di tutto vorrei cominciare con mio cugino: non so se essere contento di essere paragonato ad uno di quei filosofi di cui stai leggendo “2000 dialoghi”; in ogni caso, lo prendo come un complimento. Per quanto riguarda i termini poco ellenici: il termine “spara” serviva principalmente a far calare l'attenzione, già troppo alta per il racconto di Icaro, in modo che si potesse di nuovo innalzare (anche a livelli superiori) con la spiegazione successiva, e inoltre a rendere più “terra-terra” tutto il dialogo, per distaccarsi dal famoso stile filosofico di cui abbiamo accennato già prima. “Delusion”, invece, è proprio il fulcro di tutto. Ovvio che non sia una parola “ellenica” (per chi non l'avesse ancora capito, è inglese XD), ma tutto nasce da lì, o meglio dal suo significato. Con quella frase intendevo far notare i vari legami che l'Illusione ha con il concetto di Delusione: è ovviamente un legame linguistico, che può notare qualcuno che conosce entrambe le lingue, ma che secondo me riassume tutto il concetto che volevo esprimere con il dialogo. Per concludere, non sentirti in imbarazzo per nessunissima ragione: c'è chi lo scrive con i paroloni, c'è chi “parla come mangia”. Sono sempre interventi che vale la pena di ascoltare. Anzi, a volte quelli più semplici sono altrettanto interessanti e significativi, rispetto a quelli con i paroloni.
Filippo... Non smetti mai di sorprendermi. Anche quando parli di concetti filosofici et similia continui ad usare la logica... Non credo sia un male, ma credo che così facendo tendi a legare troppo il mondo dei sentimenti e delle emozioni con il mondo della logica e della matematica... Poi possiamo discutere quanto vuoi del fatto che le emozioni e i sentimenti non siano altro che impulsi nervosi inviati dal cervello alle nostre cellule cerebrali ecc ecc... Ma non mi sembra questo il momento di parlare di queste cose. In ogni caso vorrei fare una precisazione per quanto riguarda, almeno, il mio caso: hai detto che (testuali parole) “maggiore l'ascesa, più dura la caduta, ma un momento sulla vetta, un secondo d'eternità, può dilatarsi per la sua sola potenza creativa, per le sensazioni che suscita!”. Sono d'accordo su una parte, un po' meno sull'altra... Ovvero: sono d'accordo sul fatto che il momento sulla vetta sia quello maggiormente significativo, ma il problema sarebbe quello di arrivarci, sempre che sia possibile, a questa vetta. Per quanto ho passato, tranne in rarissimi casi, l'Illusione non basta. E quello che è peggio è sapere che, arrivato vicinissimo alla vetta, ma non abbastanza in alto per godermi il panorama, l'Illusione crea in te la Delusione, che ti fa franare. Perché? È scritto proprio lì, nel dialogo: «Ho provato a saltare, a farmi notare. Ma rimanevo ancorato al suolo. La mia voce era senza volume. Non vedevo che le spalle della gente, impegnata in altro». Se non fosse ancora chiaro, quello che intendevo “ottenere” è un po' di approvazione, di appoggio: e se mi sono stati dati io, giuro, non l'ho notato, e mi dispiace. Quando mi hai chiesto su msn “commenti a che?” e io ti ho risposto “il blog... una sorta di provocazione” era esattamente ciò che voleva essere il dialogo. E a questo punto mi si potrebbe chiedere: perché l'hai fatto? E a domanda rispondo: perché ero stufo di tenermi tutto dentro. Credo sia anche giusto che una persona non si debba necessariamente stereotipare in una certa categoria in base ai propri interessi e alle proprie necessità. Come ho già detto a qualcuno “non sono una calcolatrice che respira”. E questo credo, e spero, di averlo dimostrato con il dialogo e averlo anche reso evidente in questo post. Mi spiace se sono andato un po' fuori argomento, ma ci tenevo davvero a dire queste cose. E non prenderlo come un attacco personale nei tuoi confronti, perché non lo è assolutamente. Ho solo approfittato dell'occasione e mi sono lasciato prendere la mano.
E ce ne sarebbero altre... Molte altre di cose che vorrei dire. Ma non posso dirle perché, oltre che perdere il rispetto delle persone direttamente interessate, perderei anche quello di gente che non ha nulla a che fare. E ciò farebbe male un po' a tutti e il male non è assolutamente ciò che vorrei ottenere. Ciò che voglio è un cambiamento, in qualsiasi direzione, anche minimo. Purché esso ci sia. Ciò che precedentemente mi ha trattenuto dal fare una cosa così diretta è il fatto che credo che certe cose debbano accadere spontaneamente e non perché vengono chieste. Tutto qui. Per ora, almeno.
In conclusione, spero di aver risolto, più o meno, le perplessità create o aver chiarito in termini più alla portata di tutti concetti che, probabilmente, non erano ancora molto chiari nemmeno a me stesso. Comunque sono sempre aperto al dialogo, nel caso in cui qualcuno avesse bisogno di chiarire una qualsiasi situazione. Tradotto: SONO QUI.
Ciao e grazie ancora!

domenica 13 aprile 2008

Dialogo della Coscienza: Icaro senza ali

COSCIENZA: Icaro, posso farti qualche domanda sulla tua storia? So di non conoscerti e che tu non mi conosci, ma ti dispiacerebbe se ti chiedessi della tua vita?
ICARO: Non mi dispiacerebbe affatto, ma mi è permesso chiederti quale sia il motivo di questa tua curiosità?
COSCIENZA: Certamente: vorrei semplicemente capire quali sono gli errori che l'uomo compie e che lo portano all'autodistruzione. Ad esempio, cosa è successo, quale fu la causa scatenante di tutto?
ICARO: Il mio errore? Beh, volavo sul mare azzurro, una calda giornata. Mio padre, Dedalo, aveva costruito delle ali di piume e di cera, in modo che potessimo fuggire dal labirinto di Creta che lui stesso aveva costruito. Fu così che ci librammo in volo.
COSCIENZA: Ma fino a questo punto non sembra esserci nulla di strano.
ICARO: Vero, niente di strano, almeno fino a quando non cominciai a provare il gusto del volo.
COSCIENZA: Il gusto del volo?
ICARO: Sì: quando sei in volo non sei più tu, eppure sei ancora tu. È come se un essere diverso da te entrasse nel tuo corpo e condividesse con te la tua coscienza. Ma non è un parassita: vivete in simbiosi. Questo essere ti completa come tu stesso lo completi.
COSCIENZA: E questo essere? Come lo potresti chiamare?
ICARO: Non esiste un nome preciso, eppure ha tanti nomi: c'è chi lo chiama Amore, chi Amicizia; c'è chi lo chiama Gloria e chi lo chiama Gioia. C'è poi Desiderio, Sogno e Serenità. Non so chi fosse quello che mi pervase, so solo che mi portò troppo vicino al Sole. Fu così che le ali, di cera, si sciolsero. E io caddi in mare. Ma mentre cadevo, la creatura dentro di me balzò fuori. A quel punto provai Odio e Rancore verso di lei: mi aveva completato, non poteva lasciarmi. Subito dopo capii che era stato tutto inutile: era la Dannazione eterna, che provocò in me Tristezza, perché essa era inevitabile. E chiusi gli occhi. Tutto era nero. La Disperazione si fece enorme. Ebbi l'Incubo più breve e tremendo della mia vita. E il mio animo, ormai pervaso dall'Agitazione, mi abbandonò, come quella creatura che prima mi aveva completato. Il mio corpo cadde nell'acqua, e rimase senza vita.
COSCIENZA: È stato quindi questo essere a causare la tua morte? Tu non avevi alcuna colpa?
ICARO: Questo essere si è impadronito di me. Ma sono io che gliel'ho permesso. È quindi colpa sua? No. Colpa mia? Nemmeno. È colpa dell'ingenuità dell'uomo. Almeno qualcuno l'ha capito. Non è vero?
COSCIENZA: Sì, Icaro.
ICARO: Posso chiederti una cosa io, adesso?
COSCIENZA: Spara.
ICARO: Qual è stato il tuo errore più grande?
COSCIENZA: L'ho lasciato entrare anch'io quell'essere. E se n'è andato. E l'ho fatto perché non avevo ali di cera e piume. Ho provato a saltare, a farmi notare. Ma rimanevo ancorato al suolo. La mia voce era senza volume. Non vedevo che le spalle della gente, impegnata in altro. E quando Illusione uscì, non fece altro che lasciarmi solo: mi portò via tutto. Ma ora è tutto chiaro. Qualcuno l'ha capito. Delusion in inglese vuol dire Illusione. Lo conosci l'inglese, Icaro?
ICARO: No. Ma a quanto pare non sei l'unico a capire certe cose.

martedì 1 aprile 2008

Lost Quarta Stagione su Fox (Updated)

Captain's (b)Log, Data Stellare 8250.3

Dopo la parentesi-Progetto, eccomi di ritorno sulla vecchia via.
Per gli amanti di Lost che non vedono l'ora che Fox trasmetta la Quarta Stagione, sarete accontentati: lunedì andrà in onda il Primo Episodio dal titolo L'Inizio della Fine (The Beginning of the End). Per tutti coloro che desiderano rivedere gli ultimi Episodi della passata Stagione (Attraverso lo Specchio - Parte 1 e Parte 2), comunico che andranno in onda su Fox Sabato 5 Aprile alle 21.50 e Domenica 6 Aprile alle 23.05 seguiti dallo Speciale Lost: Passato, Presente e Futuro. Inoltre qui potrete vedere il video Lost in circa 8 minuti (Lost in 8:15), che riassume le passate Stagioni di Lost in davvero 8 minuti... Comunque lo consiglio in inglese, è più divertente.

 

LOST in Circa 8 Minuti

  




 

Sono stati inoltre comunicati i titoli dei primi 4 Episodi della Quarta Stagione in Italiano:

1. L'Inizio della Fine (7/4/2008)

2. Morte Accertata (14/4/2008)

3. L'Economista (21/4/2008)

4. Pessimi Affari (28/4/2008)

Con questo è tutto. Alla prossima!

Ciao!

Hasta la vista.

That's all folks!





Captain's (b)Log, Supplemento

Per chi fosse interessato, a questo link potrete vedere un trailer di Fox con alcune delle scene del Primo Episodio di Lost. Forse non interesserà a nessuno, ma non si sa mai...

Ciao!
Hasta la vista.

That's all folks!

sabato 15 marzo 2008

C³ - The_Project: Capitoli 6 e 7

Captain's (b)Log, Data Stellare 8204.6

Basta. È finita. La Prima Parte, almeno.

Dovevano essere 6 settimane, e invece è stato solo un mese. Buon per voi? Boh, io intanto mi sento meglio, perché finalmente mi sono liberato di una parte del peso. Una volta che avrete letto questi ultimi 2 Capitoli, la Prima Parte sarà terminata e non so quando troverò il tempo di terminare la Seconda Parte che, già da tempo, è ferma al solito Capitolo 10, come qualche mese fa.

Teoricamente la storia è appena cominciata: ci sono volute più di 40 pagine, ma la settimana scorsa la vicenda ha avuto un inizio determinato, anche se non so quanti di voi lo sanno. Tuttavia, visto che non so assolutamente quando potrei finire, dico subito che potrebbe essere già terminata.

Scrivere è stata una nuova esperienza, senza dubbio, tuttavia non so quanto sia stata stimolante. Se devo essere sincero, nonostante l'incoraggiamento iniziale di alcuni mi devo considerare, purtroppo, un po' deluso, ma non certamente di voi; gli incoraggiamenti ricevuti facevano presagire ad un piccolo "successo", ma le circostanze negative, la mancanza di tempo, la pressione scolastica incalzante, gli impegni personali e molti altri fattori che non sto qui ad elencare di sicuro non hanno contribuito a questo tanto augurato (da me, almeno) successo. Non credo ci sia un responsabile per tutto questo, e nessuno deve sentirsi responsabile perché, davvero, non lo è. Nessuno è stato mai obbligato a leggere, potete confermarlo (al massimo gli è stato solo chiesto di farlo, ma nulla di più), e non l'ho fatto (obbligare) perché non mi sembrava giusto e perché mi sarei sentito in colpa con me stesso. Le uniche, poche richieste che ho fatto era solo in ricerca di un po' di approvazione da parte degli altri e non erano poste allo scopo di obbligare qualcuno a leggere. Se qualcuno, invece, si fosse sentito appunto obbligato, allora gli pongo le mie scuse più sincere.

Inoltre, non so quale ne sia il motivo preciso, il mio stato d'animo ultimamente non ha contribuito a nulla di buono. È possibile che qualcuno abbia frainteso alcuni dei miei atteggiamenti o, molto più probabile, è possibile che io, chiuso sempre nel mio guscio che, a quanto pare, né io né nessun'altro riesce a rompere, non abbia permesso un esame più profondo dei miei desideri più profondi.

Comunque, in conclusione di tutto questo, voglio dire grazie a coloro che mi hanno sostenuto fino a questo punto e che mi hanno convinto a non mollare nonostante difficoltà varie. E ringrazio davvero di cuore tutti coloro che hanno letto o leggeranno ciò che la mia mente ideerà e le mie dita, battendo sulla tastiera di questo pc, scriveranno.

Voglio solo aggiungere un ultima cosa, poi potrete leggere come finisce la Prima Parte. Non so come questo intervento possa esservi arrivato, se come un addio o un arrivederci: fate voi. Il mio desiderio, questa volta manifestato, sarebbe il secondo. E non immaginate quanto mi piacerebbe che fosse così.

Vi lascio alle 60 pagine di racconto dell'intera Prima Parte: vi ricordo che potete commentare per segnalare errori e incongruenze, per manifestare il vostro gradimento o anche semplicemente per far sentire la vostra voce.



 

Buona lettura.

Ciao.

Hasta la vista.

That's all folks!

sabato 8 marzo 2008

C³ - The_Project: Capitoli 4 e 5

Captain's (b)Log, Data Stellare 8185.2

Ciao a tutti (di nuovo)! Eccomi a presentarvi i Capitoli 4 e 5: con questi Capitoli avrete qualche risposta e, credo, anche qualche nuova domanda. Dopo un Capitolo 4 dal sapore umoristico (ma neanche tanto, visto che non sono molto bravo in queste cose) dove voglio vedere chi trova il Super Anagramma (in palio... uhm... devo ancora decidere XD) vi aspetta un Capitolo 5 stratosferico, un Capitolo che, quando l'ho scritto, mi sono sentito... "WOW". Spero accada la stessa cosa anche a voi che lo leggerete. Ma come dicevo, avrete delle risposte, prima tra tutte il motivo del titolo. O almeno, solo i più attenti riusciranno a capirlo.

Bene, vi lascio ai Capitoli, con la speranza che vi piacciano... E che la vera storia abbia inizio.





BUONA LETTURA!

Ciao!

Hasta la vista.

That's all folks!

Extra 3: Ascensore

Captain's (b)Log, Data Stellare 8184.7

Buon giorno a tutti e, soprattutto, a tutte: buona Festa della Donna.

Ora vi posto il Terzo Extra che, teoricamente, dovrebbe chiarire qualche dubbio sul Capitolo 3... O potrebbe ingrandirli.

Nella giornata di oggi, inoltre, potrete leggere due nuovi Capitoli, 4 e 5... Che giornata, eh?

Vi lascio all'Extra!


ASCENSORE

Dopo aver letto il Capitolo 3, qualcuno (non faccio nomi) mi ha chiesto qualche chiarimento sulla spiegazione del Dottor E. sulla sua “macchina del tempo” o quello che è. Per completezza riporto la citazione del Dottore e la spiegazione che fornisce in seguito: «[H]o creato un sistema computerizzato di ultima generazione in grado di curvare, con l'immissione di pochi parametri quantici, la linea temporale presente in modo da farla coincidere con punti del nostro continuum spazio temporale, nelle copie temporali future di questa stanza che voi avete appena ultimato di costruire. [...] Tutto ciò che entra in questa stanza, opportunamente equipaggiata con il computer di cui vi ho parlato prima, può passare in altre epoche. I viaggi possono avere come partenza e destinazione questa stanza in due epoche diverse. Di conseguenza non è possibile viaggiare nel passato, all'interno di questa stanza, o meglio, non è possibile viaggiare in un tempo in cui questa stanza ancora non esisteva. [...] Comunque questa invenzione ha una piccola particolarità [...] Praticamente, una volta che questa stanza sarà efficacemente attiva, non esisterà più in alcun tempo, ma farà solo da ponte alle varie epoche»
Ora, nel caso non fosse ancora chiaro, farò un altro esempio che, come l'ho poi battezzato, prende il nome di “Metafora dell'Ascensore”.
Prima di tutto è necessario immaginarsi un palazzo, molto alto, senza una fine ben determinata. Nonostante l'altezza di questo grattacielo, questo non presenta piani sotterranei: il primo piano raggiungibile è, quindi, il piano terra. Ora, una persona parte dal piano terra verso l'ultimo piano salendo le scale. Grazie all'invenzione del Dottore, ora questo palazzo ha anche un ascensore. Di conseguenza una persona può girare per il palazzo usando l'ascensore, senza dover usare le scale: può raggiungere piani più alti di quelli che avrebbe mai raggiunto, visitare gli appartamenti o semplicemente i corridoi, ma con una limitazione: non può andare al di sotto del piano terra, perché non esistono piani al di sotto di quello. L'ascensore è stato costruito dopo il palazzo, ed è quindi impossibile costruire un ascensore che vada ad un piano inferiore che nemmeno esiste.
Più o meno è questa l'idea dietro l'invenzione del Dottore: c'è la possibilità che qualcuno esca da questa lettura più confuso di prima, ma è normale... Ora bisogna vedere solo se l'invenzione funziona... Diciamo che lo scoprirete... Presto, molto presto...


Ora vi saluto... E quando dico "presto" intendo davvero presto!

Ciao!

Hasta la vista.

That's all folks!

giovedì 6 marzo 2008

Extra 2: Background

Captain's (b)Log, Data Stellare 8179.5

Come promesso, ecco qui di seguito il primo Extra della settimana, il numero 2. Con questo spero di riuscire a risolvere qualche dubbio in più.

 

BACKGROUND

Viste alcune critiche che, come è giusto, mi sono arrivate ultimamente (le famose “critiche costruttive”) ho deciso di porre un po' di chiarezza su alcuni aspetti emersi nei primi capitoli.

Mi è stato fatto notare come, in alcune scene, i personaggi si comportassero in modo un po' “infantile”, per così dire. Sinceramente mi ha fatto molto piacere sentirmelo dire (vuol dire che qualcuno ha letto e con molta attenzione, e ciò mi rende davvero felice), però mi sono sentito un po' giù di morale quando me lo sono sentito dire, come, tuttavia, è prevedibile quando uno ce la mette davvero tutta e fa del suo meglio per scrivere.

In ogni caso, ripreso il controllo, ho analizzato la situazione: ho “ricordato” il periodo in cui ho scritto questi capitoli (il che vuol dire primi di Ottobre) e ciò che mi aveva portato a scrivere certe cose. Soprattutto mi è tornata in mente la storia di ciascun personaggio prima della vicenda. Quindi, in questo Extra, proverò a darvi più informazioni possibili sulla vita dei personaggi, cercando di non spoilerarvi troppo e cercando, comunque, di farvi capire il motivo per cui ho creato certe scene e per cui alcuni personaggi hanno un tale comportamento. So che molto probabilmente qualcuno potrebbe vederlo come un “sta cercando di riparare al danno fatto inventando informazioni a caso”: potete pensarla come volete, è ovvio, ma vi assicuro che non è così. La vita dei personaggi, infatti, è sempre stata dentro la mia testa, sin dall'inizio del racconto.

 

   Ben è figlio unico, come tutti gli altri protagonisti della vicenda, nato da una famiglia benestante; i suoi genitori sono impiegati, lavorano per la stessa azienda e sono costretti a viaggiare per lavoro. Ha una passione per lo studio e gli piace spremersi le meningi quanto basta quando c'è un problema da risolvere. Tuttavia Ben, spesso, si lascia trasportare dalle emozioni, come è normale per ogni singolo essere umano. Prima delle superiori è sempre stato molto solo e, esclusivamente negli ultimi anni, è riuscito, in qualche modo, a farsi accettare da Penny e Charlie (soprattutto perché non si sa mai quando un “secchione” può rivelarsi utile). Per cercare di non pensare al suo stato di solitudine, Ben era solito stare sui libri, a studiare, senza nessuno di quegli svaghi che caratterizzano la vita di un qualsiasi bambino o ragazzo: e per questo, a volte, gli capita di comportarsi in modo infantile.

 

   Charlie, come avrete già capito, è la “testa calda” del gruppo: non va considerato un bullo, ma è semplicemente molto impulsivo. Come dicevo, è figlio unico, di famiglia sicuramente non agiata. A causa del suo comportamento, ma anche a causa di pregiudizi di persone un po' “snob”, in passato non ha avuto una gran moltitudine di amici, o comunque, non ha avuto amici che potessero imporgli un freno e che riuscissero a controllarlo come si deve. È per questo che a volte lo vedete con i pugni all'aria trattenuto dagli amici o lo vedete urlare a squarciagola per far valere le sue idee e il suo punto di vista, non sempre sbagliati. Il suo comportamento, inoltre, gli ha fatto avere un atteggiamento un po' “menefreghista” nei confronti dello studio: per questo Charlie ha “accettato” nel suo gruppo una persona come Ben (“non si sa mai quando un “secchione” può rivelarsi utile”).

 

   Penny è di famiglia molto ricca. I genitori sono grandi ereditieri (come lo erano i nonni, i bisnonni...) e inoltre proprietari di un'azienda internazionale. La villa in cui abita appartiene alla sua famiglia da tre generazioni prima di lei: fu il suo bisnonno a progettarla e a farla costruire. Penny è, decisamente, una persona “snob”; tuttavia non ha mai da criticare lo stato sociale altrui, in quanto le basta semplicemente che sia il suo ad essere preservato. Grazie alla ricchezza della famiglia, crede di avere origini nobili e le fa acquisire, in questo senso, un atteggiamento da “principessina”: guai se dovesse lavorare! Ama lo shopping e prendersi cura di se (e ci riesce molto bene...).

 

   John è l'ultimo arrivato del gruppo. Ha avuto un'infanzia decisamente difficile, in quanto i suoi genitori sono morti quando lui era un bambino (5 anni quando morì la madre, 6 quando morì il padre). Fin da allora fu allevato dalla nonna paterna che cercò di accudirlo il meglio possibile, considerato il fatto che è il suo unico nipote. A causa della morte dei genitori, è rimasto chiuso in se stesso ed è tutt'ora molto timido. Prima dell'incontro con Ben, Charlie e Penny, è stato molto solo, senza mai avere degli amici. Per questo non ha mai avuto un vero contatto con il mondo che lo circonda e qualsiasi cosa a cui non è abituato, come l'abbaiare di un cane, ad esempio, lo intimorisce: perché è intimorito dal mondo stesso che, quando era piccolo, gli ha portato via i genitori e che non gli ha mai dato “in cambio” dei veri amici.

 

Con questo è tutto per oggi. Spero di aver risolto qualche dubbio sugli atteggiamenti e sui comportamenti di certi personaggi. Ripeto: molto probabilmente qualcuno lo vedrà come un mio arrampicarsi sugli specchi, ma vi assicuro, davvero, che non è così. In fondo, c'è anche le possibilità che vi abbia confuso le idee ancora di più, chi può dirlo se non voi?!

 

Ora vi saluto. A presto per un nuovo Extra. E sabato non perdetevi i Capitoli 4 e 5: la storia vera e propria comincia adesso! Ciao!
Hasta la vista.

That's all folks!

sabato 1 marzo 2008

C³ - The_Project: Capitolo 3

Captain's (b)Log, Data Stellare 8166.0

Buon pomeriggio a tutti! Finalmente vi posto il Capitolo 3 del Progetto, capitolo che esce dopo un attesa di una settimana dal Capitolo 2, senza Extra... Ma dovete capire che sono stato occupato e non ho avuto il tempo di pensare a cosa fornirvi come Extra, anche perché la storia non è molta e avrei paura di spoilerarvi troppo... Comunque ho deciso di farmi perdonare. La prima cosa è che, sicuramente, questa settimana avrete due Extra, invece di uno. Ma le sorprese non finiscono qui: sabato prossimo potrete leggere il Capitolo 4... e anche il Capitolo 5! Due Capitoli invece di uno, due Extra al posto di uno: cosa potreste desiderare di più dalla vita (sì, so che qualcos'altro c'è, ma state un po' al gioco, insomma XD)?

Ora vi posto il file con i primi tre Capitoli, così anche quelli che sono rimasti indietro possono recuperare. Ricordatevi di segnalarmi eventuali errori e anche di commentare: mi mancano così tanto i commenti!

 



 

Ora vi saluto e... BUONA LETTURA!

Ciao!

Hasta la vista.

That's all folks!

sabato 23 febbraio 2008

C³ - The_Project: Capitolo 2

Captain's (b)Log, Data Stellare 8146.6

Per tutti coloro che lo aspettavano con ansia (e anche per coloro che non lo aspettavano affatto): ecco il Capitolo 2!

Dopo delle modifiche e aggiunte dell'ultimo momento, anche questo Capitolo è pronto per essere letto. Non ho molto da aggiungere, se non che mi farebbe piacere davvero sapere cosa ne pensate di questo mio Progetto-feuilleton (che fa molto francese). Quindi vi rinnovo il mio invito a commentare! Inoltre, come la settimana scorsa, vi chiedo di segnalarmi qualsiasi tipo di errore troviate (esiste? ).

Bene, ora vi lascio al Capitolo 2 (Nei file troverete entrambi i capitoli, per coloro rimasti indietro). BUONA LETTURA! E mi raccomando... Commentate!

 



 

Ora vi saluto. Ciao!

Hasta la vista.

That's all folks!

mercoledì 20 febbraio 2008

Extra 1: I Nomi degli "Eroi"

Captain's (b)Log, Data Stellare 8138.3
Prima cosa che volevo dire: grazie a tutti coloro che hanno letto il Capitolo 1. Non ho ancora ricevuto commenti, e ciò mi dispiace, comunque sono contento che il Capitolo 1 sia piaciuto ad almeno una minima parte di voi.
Ciò che mi preme più fare è darvi dei contenuti extra, dai quali potreste ottenere indizi o approfondimenti sulla trama del libro. Non sperate necessariamente in qualche spoiler diretto, in quanto non ve ne darò. Tuttavia, se utilizzate un po' la testa, potreste intuire qualche indizio sullo svolgimento della storia.
Il primo Extra è su i 4 protagonisti che, se avete letto il Capitolo 1 (se non l'avete fatto, precipitatevi al post precedente), sono Ben, Charlie, John e Penny. In particolare saprete la storia dei loro nomi. Potrebbe non essere interessantissimo, ma io vi consiglierei di leggerlo.

 


I NOMI DEGLI “EROI”

Sin dall'ideazione del racconto mi sono posto l'interrogativo di nomi e cognomi per i personaggi principali (almeno per loro). Mi sono accorto di quanto fosse complicato non solo scegliere dei nomi, ma anche dei cognomi. Ci vuole una fantasia enorme (pensate che fantasia c'è voluta per “Eckseylon”) che però può essere aiutata se si accosta alla fantasia la scelta di uno schema, di un percorso ben preciso.

Così nacque l'idea di dare ai personaggi dei nomi legati agli elementi naturali: in fondo erano quattro e, insieme, potevano equilibrarsi a vicenda.

Fu così che mi vennero in mente, subito, 3 nomi: Wendy (da “wind”, vento), Walter (da “water”, acqua) e, da un ragionamento più complicato, Pierce (Pierce l'ho preso come variazione di “fierce”, feroce, selvaggio, che potrebbe ricordare “fire”, fuoco). Tuttavia non avevo idea di come creare un nome dal quarto elemento, la terra (“earth”) e, come se non bastasse, i nomi risultavano troppo artificiosi e poco significativi in sé.

Decisi così di scegliere dei nomi provvisori, che avrei sostituito poi, in seguito, con i nomi definitivi. Senza troppi sforzi individuai quattro nomi interessanti (indovinate da dove...). Assegnai un nome ad ogni personaggio e mi accorsi che effettivamente erano appropriati. Non erano nomi troppo “elevati”, erano nomi più o meno comuni, che tutti almeno una volta nella vita hanno sentito. Fu così che i nomi provvisori divennero i nomi definitivi che avete trovato nel primo capitolo: Ben, John, Charlie e Penny.

Il problema, ora, era quello di “inventarsi” dei cognomi. Così, in classe, mi misi a sfogliare l'elenco alfabetico dei nomi degli autori inglesi dal 1700 a oggi. Qualcosa saltò fuori, come Hawthorne (autore che, poi ho scoperto, scrisse “La Lettera Scarlatta”) e Faulkner (autore un po' meno famoso, che scrisse opere che solo Wikipedia ricorda...). E mi ritornò in mente l'idea iniziale dei 4 elementi: “hawthorn”, in inglese, è il biancospino, pianta che collegai immediatamente con la terra; “Faulkner” l'ho inteso, ovviamente, come variazione di “falconer”, il falconiere. Rimanevano solo due elementi, l'acqua e il fuoco. Per il fuoco, con poche esitazioni, scelsi Flaming (“fiammeggiante”, "ardente"), anche perché mi ricorda Fleming, lo scienziato. La scelta dell'ultimo cognome si è risolta solo di recente con Sternling (“stern” è la parte posteriore della nave, la poppa) dopo lunghissimi e numerosissimi ripensamenti.

Avevo quindi i miei quattro nomi e cognomi. Benjamin Faulkner, per l'aria; Johnathan Hawthorne per la terra; Charles Flaming per il fuoco (era lui Pierce; l'ho sempre visto una testa “calda”) e Penelope Sternling, ovviamente per l'acqua. L'ultimo cognome sarà un po' artificioso, ma, se guardate bene, potrete notare un piccolo gioco di parole: vi dicono niente “Penny” e “Sterling”? Se non sbaglio era lei la “ricca”, no? ;).

 

E questo è tutto.
Vi ricordo che sabato, su questo blog, potrete leggere il Capitolo 2. Con questo vi saluto.
Ciao.
Hasta la vista.
That's all folks!

sabato 16 febbraio 2008

The Project - Capitolo 1 (Aggiornato: aggiunto pdf + correzioni)

Captain's (b)Log, Data Stellare 8128.0

Come avevo preannunciato un paio di giorni fa... Finalmente il Progetto è arrivato!
Per chi non avesse letto, e ora non ne avesse voglia, il post precedente, lo riassumo brevemente: causa mancanza di tempo e di ispirazione, sono bloccato al decimo capitolo; visto che non so quando e se lo finirò, ho deciso di "pubblicare" la prima parte del libro (7 capitoli), uno a settimana, per un totale di 6 settimane. Non so nemmeno io se andrò avanti a scrivere ma, avendovi rotto le scatole per settimane, mi sembrava giusto fare questa cosa.
Dunque qui sotto troverete il link per scaricare il file con il primo capitolo. Nel file stesso troverete una copertina, MOLTO neutra, su cui vi è scritto anche il titolo (non lo scrivo qui, per lasciarvi ancora con un po' di suspence).
Come dicevo, questa è la Prima Parte... Tuttavia non ho ancora scelto un titolo per questa Prima Parte, ma potrei pensarci e inserirlo nei prossimi capitoli. Se inoltre avete qualche proposta da fare, fate pure.
Come ho già chiesto nel post precedente: mi sarebbe davvero di aiuto se poteste fare qualsiasi tipo di critica, così da poter magari migliorare un po' i capitoli successivi. Ovviamente potete farlo commentando. Se poi proprio non volete... Vabbè... Fate come volete... Anche se mi piacerebbe sapere cosa ne pensate!

Ok, ho scritto abbastanza anche per oggi. Qui sotto trovate il link per scaricare il Capitolo 1. Mi raccomando! Fatemi sapere!

 



 

(Per eventuali errori di battitura o altro, commentate o contattatemi via msn o e-mail).

 

BUONA LETTURA!
Ciao!
Hasta la vista.
That's all folks!





Captain's (b)Log, Supplemento
Grazie ad alcune segnalazioni ho corretto un paio di errori. Ho anche aggiunto i numeri di pagina. Chiedo scusa a chi l'avesse già stampato... La prossima volta mi ricorderò di fare il controllo ortografico... Continuate a segnalare gli eventuali errori!

Ciao!

Hasta la vista.

That's all folks!

giovedì 14 febbraio 2008

Ultima Chance

Captain's (b)Log, Data Stellare 8122.7
Non fatevi ingannare dal titolo del post e/o dalla categoria... Si parla di Progetto, ma "Ultima Chance" non è il titolo del libro... Diciamo che è un... uhm... obiettivo personale...
Parlando del Progetto: so di avere fatto una promessa che non ho mantenuto, quella di finire tutto entro Natale, ma sapete anche meglio di me quanto ciò che manchi sia il tempo. Ultimamente non ho nemmeno il tempo di organizzare le idee e i momenti in cui sono in grado di scrivere sono davvero pochi. Tanto per darvi un'idea, credo di essere bloccato al Capitolo 10 da circa 6 Settimane... È davvero stressante pensare che magari c'è tanta gente (ma anche no) che aspetta con impazienza (ma anche no) di leggere il frutto dei miei sforzi tanto pubblicizzato durante le prime settimane di lavoro. Inoltre a tenermi bloccato non è solo il tempo, ma anche un... uhm... "calo di ispirazione"... O forse... Credo di sapere cos'è, ma non ne voglio parlare... Potrei deprimermi... E tutti sappiamo che nessuno mi vuole vedere depresso...O almeno questa è una mia convinzione.
Comunque, ritornando all'argomento principale: mi sono accorto che anche se mi piacerebbe farvi leggere tutto alla fine, tuttavia potrebbero passare altre settima... mes.. ok anni... Quindi ho preso una decisione che, forse, potrà soddisfare sia voi che me. Guardando la struttura del racconto che ho ideato, mi sono accorto di poter dividere la storia in 3 parti, più o meno. Avendo completato la prima, ed essendo io a metà della seconda, avrei deciso che, dopo una più o meno breve revisione, potrei "rilasciare", così da farvi leggere, i primi 7 capitoli, uno a settimana. Sarebbe più o meno come una Stagione di una serie Tv, solo che più breve. Non ho ancora deciso quando inizierò, ma non voglio sicuramente lasciarvi senza notizie per altri mesi. Diciamo che MASSIMO entro la fine del mese potrete leggere il primo capitolo; tuttavia il mio desiderio sarebbe quello di cominciare questo sabato.
Tra poco, quindi, saprete, finalmente, (o meglio, comincerete a capire) cosa diavolo la mia testa è in grado di machinare. Tutto ciò di cui ho bisogno è CRITICHE. E un modo utile per farne è quello di commentare... Sarò ripetitivo ma... Per favore... Commentate...
A presto per ulteriori aggiornamenti, anche se non so quanto terrete d'occhio questo blog...
Ok, dopo molti... moltissimi puntini (...), vi saluto.
Ciao!
Hasta la vista.
That's all folks!


...

venerdì 8 febbraio 2008

Come finirà LOST?

Captain's (b)Log, Data Stellare 8105.8
Ultimamente in America è cominciata la Quarta Stagione di LOST, con l'episodio "The Beginning of the End" (L'inizio della Fine). Allora ho collegato: è vero, LOST deve finire, in qualche modo! Così, da super-fanatico di LOST che sono ho cominciato a pensare: ma come diavolo finirà LOST? Ovvero, cosa accade nell'ultimo Episodio? O addirittura nell'ultima scena? Probabilmente non vi piacciono le teorie e le ipotesi, ma che ne dite di fare questo piccolo gioco insieme a me? Essenzialmente le domande sono 2:
1) Cosa accade nell'ultimo episodio?
2) Qual è l'ultima scena?
Poi se volete potete aggiungere tutti i particolari che volete. L'unica cosa che vi chiedo è... Cercate di evitare di postare spoilers... È che conosco parecchia gente ancora ferma alla Prima o addirittura Seconda Stagione. Quindi... Anche se nella vostra teoria scrivete qualcosa di certo, fatelo passare come un "secondo me" (potete usare tutte le variazioni su questo tema)... Ovvio, non usatelo solo per nascondere gli spoiler, altrimenti la protezione è finita XD.

 

Comincio io allora.

1) L'ultimo episodio sarà incentrato su Jack. Dopo essere riuscito a sfuggire dall'Isola, capisce l'errore commesso. È ormai conscio che l'Isola era parte di lui e che non sarebbe dovuto andare via. Così riesce finalmente a tornare sull'Isola dove però non sarà più perso, perché è finalmente libero e conscio del suo passato e del suo presente. Sull'Isola trascorre il resto della sua vita.
2) L'ultima scena rispecchierà la prima: se all'inizio della serie abbiamo visto l'occhio di Jack che si apriva, alla fine ci sarà lo stesso occhio che si chiude. Jack, ormai vecchio, ha capito di non essere più "perso" e quindi accetta la morte con serenità, circondato dai volti degli amici con cui ha trascorso straordinarie avventure su quell'Isola. LOST (senza "pooooh").

 

Non sarà un granché, ma in qualche modo deve pur finire, no? E comunque, se magari del resto non sono molto convinto, mi sento stra-sicuro sulla parte dell'occhio che si chiude... Non può concludersi in altro modo! Deve finire così!
Voi che ne pensate? Voglio proprio sapere qual è la vostra idea. Anche se non avete mai visto Lost provate lo stesso... Giusto per divertimento! Quello che succede succede.
Spero ci piaccia come idea. Non vedo l'ora di leggere le vostre teorie! Vero che me ne fate leggere qualcuna? Dai!
Ora vi saluto.
Ciao.
Hasta la vista.
That's all folks!

lunedì 4 febbraio 2008

Qualcuno mi aiuti!

Captain's (b)Log, Data Stellare 8094.9

Non ci capiso più nulla! Non capisco più chi è dalla parte di chi e chi non lo è! Ho bisogno di chiarezza, una buona volta!

Tutta colpa di queste maledette tesine: ci dicono di essere originali e io vengo fuori con un'idea che è tutto tranne che non-originale. Quindi, con buona volontà, chiedo al prof se si potrebbe fare una tesina su LOST (Morry, se vuoi ridi): in fondo ha tutti i collegamenti che voglio, soprattutto con filosofia (metà dei personaggi ha nome di filosofi...); lui, nonostante rida, dice che si può fare (ha visto qualche puntata: "ci sono delle cose orribili" -.-). Deve solo andare a cercare qualcosa. Va a cercare, torna e dice di non aver trovato niente: "farlo da solo sarebbe un po' difficile", dice, "prova a cambiare argomento, magari scegli un'altra serie televisiva", riprende, sempre ridendo... Mi sento preso in giro, me ne vado pensieroso e con la testa bassa (Morry, se vuoi puoi continuare a ridere -.-). Penso per qualcosa tipo tre settimane e l'unica idea più o meno decente che mi viene in mente è la "corsa allo spazio": missioni spaziali, conquista della Luna, futura colonizzazione di pianeti ecc, ecc... Penso: "è l'unica altra cosa che potrebbe piacermi e che potrebbe avere un senso". Quindi, nonostante sia un po' dubbioso e un po' scocciato, visto che non mi conviene fare LOST perché "un po' difficile" (continua pure a ridere...), oggi vado e chiedo al prof cosa ne pensa: "ah, proprio una cosa accademica"; quindi, si gira verso il tirocinante, e gli dice "voleva fare Lost" e poi sento un "beh, è un po' difficile" (non so tra chi dei due) e comunque li vedo tutti e due ridere... Comunque mi dice che avrebbe cercato qualcosa... Ora, il fatto è: sono le mie cavolo di idee che sono stupide, io che sono un idiota o il prof che continua a prendermi in giro per non so quale ragione precisa? In sostanza, come si fa ad entrare nella mente di un filosofo? Grazie a chiunque riesca a rispondere e a chiunque capisca tutte queste risate, perché IO non ci trovo NIENTE da ridere (e Morry: CERCA DI RESPIRARE tra una risata e un'altra!).

Ciao.

Hasta la vista.

That's all folks!

martedì 29 gennaio 2008

LOST 3 - 250 Giorni Dopo

Captain's (b)Log, Data Stellare 8079.0

Ieri mi chiedevo quanti giorni sono passati dall'ultimo episodio di LOST:facendo un rapido calcolo, ho trovato che, oggi, sono 250 giorni senza nessun nuovo episodio di LOST. Tutto è terminato il 24 maggio 2007 (in Italia)... Da allora sono trascorsi 8 mesi e più. E quello che era inizialmente un enorme timore, nel giro di poche serrimane è diventato la tremenda e cruda realtà: la crisi di astinenza è arrivata, più potente e insopportabile che mai. I giorni passavano, le settimane, i mesi. Non vedevo l'ora di gustarmi tutti e sedici gli episodi della Quarta Stagione. Ma quando pensi che nulla possa andare peggio, ecco che comincia lo sciopero degli sceneggiatori: ciò significava una stagione super amputata, di soli 8 episodi. L'astinenza lasciò il posto alla disperazione e la tristezza cominciò a dilagare: la depressione...

Poi, dopo qualche tempo, le cose sembravano migliorare: i mobisodes sono arrivati ad allietare le 13 settimane che avrebbero condotto al Season Premiere... Ma video di 2, 3 minuti alla settimana, non erano abbastanza... E si sono inventati FIND 815, l'ARG di LOST, una specie di sequel di "The Lost Experience". Ma anche lì, alla fine, la qualità non era delle migliori. Il mio cervello ha bisogno di LOST! Ho provato a rivedere più e più volte i miei episodi preferiti, anche quelli un po' meno, ma niente da fare. La disperazione dilagava... Non c'era scampo.

Per fortuna, LOST sta per ricominciare... dopo un'attesa complessiva di 253 giorni, riuscirò a gustarmi per bene il primo episodio della Stagione... Sono anche stufo di fare domande, teorie, ipotesi, a cui non posso rispondere se LOST non ricomincia!!!

Quindi, venerdì finalmente si vede LOST. Non mi aspetto niente di che nella prima puntata. Ciò che mi aspetto maggiormente è la puntata, e quindi le mie aspettative saranno più che sufficientemente ricompensate. Ormai la LOSTalgia sta per terminare. Spero anche la depressione... Lo spero tanto...

Ok, vi ho rotto abbastanza.

Prima di lasciarvi, però, vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno sopportato e supportato in tutti questi giorni. Un saluto ai neo-convertiti e ai fans hard-core. Un saluto anche a coloro che hanno cominciato a vedere LOST e si sono fermati. Un saluto a tutti i fans in generale. E soprattutto un saluto a tutti coloro che almeno una volta nella vita (magari leggendo questo post) si sono chiesti: ma che diavolo è LOST?!

Ciao.
Hasta la vista.

That's all folks!

 L O S T



martedì 22 gennaio 2008

To whom it may concern

Captain's (b)Log, Data Stellare 8059.7

Bene: sono arrivato a capire, finalmente, che questo blog sta facendo la stessa identica fine del forum di classe (con la sola differenza che quello è durao decentemente per un mese, questo sufficientemente per poco più di un anno...). In ogni caso, continuo, fino alla fine, fino a quando non ci sarò nemmeno io a vedere questo blog (ovvero molto presto, immagino).

Comunque... A chi potesse interessare, è uscito, insieme a Cloverfield di J. J. Abrams, anche il teaser trailer di Star Trek, undicesimo film della saga, sempre diretto dal mio (non so se pure vostro) amico JJ, in uscita a Natale 2008 (se non prima). Chi volesse vederlo può andare sul nuovo Sito Ufficiale del film, dove può vedere il trailer, anche in risoluzione HD (per chi non lo sapesse, la massima risoluzione non sta nemmeno in risoluzione 1280x1024 O_O) e da dove può accedere al "virale" del film. Niente paura, niente virus (sempre per chi non lo sapesse)... È solo una ben costruita campagna pubblicitaria.

Adesso posso pure smetterla di parlarmi da solo... che poi tutte quelle cose le sapevo... Quindi perché le ho scritte tra parentesi? Tanto le leggo solo io... Mah... Comunque... Se lì fuori ci fosse vita, fatevi sentire, commentate! Io aspetto... Forse inutilmente, ma aspetto...

Ciao!

Hasta la vista.

That's all folks!

domenica 13 gennaio 2008

Concerto di Natale

Captain's (b)Log, Data Stellare 8034.9

Mi sono ricordato solo adesso di non aver ancora postato il video del concerto di Natale... Lo posto ora, con l'avvertenza che ultimamente i video  si vedono a scatti sui Windows Live Spaces. Comunque volevo ringraziare tutti coloro che sono venuti a sentirmi e coloro che sono venuti in ritardo e non hanno fatto in tempo a sentirmi (buon per voi XD). Inoltre, ovviamente, ringrazio il mio maesttro di chitarra, che anno dopo anno continua a sopportarmi...

  




Se voleste vederlo in versione "fluida" (non a scatti) potete andare >>QUI<<, anche se più che altro va sentito (e, essendo ripreso in primo piano, potrei causare violenti danni cerebrali). Comunque, fate come volete. E nei commenti cercate di non puntualizzare troppo gli errori... Grazie... Per ora è tutto. Torno a ripassare scienze... Ciao!

Hasta la vista.

That's all folks!

venerdì 4 gennaio 2008

Harry Potter e i Doni della Morte in libreria!

Captain's (b)Log, Data Stellare 8010.1

Finalmente sta per arrivare nelle librerie di tutta Italia Harry Potter e i Doni della Morte, ultimo capitolo della saga del maghetto nato dalla penna di J. K. Rowling. Per l'occasione, parecchie librerie rimarranno aperte per gran parte della notte, in modo da poter vendere i libri allo scoccare della Mezzanotte. Per chi vuole, posto l'elenco delle librerie che faranno apertura notturna per i fan che vorranno avere in mano il loro libro alle 0:00:01. Inoltre, per i curiosi che vogliono vedere la copertina (fronte) dell'ultimo libro di Harry Potter... Eccovela! E infine qui potete scaricare un trailer originale di Harry Potter e i Doni della Morte edito da Salani.

Per ora è tutto... Ciao!

Hasta la vista.

That's all folks!

martedì 1 gennaio 2008

FIND 815

Captain's (b)Log, Data Stellare 8001.8

Oggi ho un paio di cose da dire...

Per prima cosa voglio augurare un felice e sereno 2008 a tutti voi!

Seconda cosa: è partito un side-game di LOST, uno di quelli che vengono chiamati ARG (Alternate Reality Game). Il suo nome è FIND 815, ed è stato ideato dallo stesso team creativo di LOST. Se, come me, siete malati di LOST fino all'osso e non ne potete più di aspettare la Quarta Stagione, andate sul mio nuovo sito, seguite le istruzioni e cominciate a giocare anche voi: se avete bisogno di aiuto il sito vi dà tutte le istruzioni di cui avrete bisogno.. Inizio del gioco: OGGI. Termine del gioco: 2 ore prima della Season Premiere del 31 Gennaio 2008!

Avvertenza: non cominciate il gioco se prima non avete visto tutto LOST fino alla Terza Stagione. Potrebbero esserci moltissimi spoiler, sia sulle stagioni passate per chi non le ha viste, sia per la Quarta.

Io lo trovo davvero fantastico: provare per credere!

Ancora buon 2008 e ciao!

Hasta la vista.

That's all folks!