giovedì 6 marzo 2008

Extra 2: Background

Captain's (b)Log, Data Stellare 8179.5

Come promesso, ecco qui di seguito il primo Extra della settimana, il numero 2. Con questo spero di riuscire a risolvere qualche dubbio in più.

 

BACKGROUND

Viste alcune critiche che, come è giusto, mi sono arrivate ultimamente (le famose “critiche costruttive”) ho deciso di porre un po' di chiarezza su alcuni aspetti emersi nei primi capitoli.

Mi è stato fatto notare come, in alcune scene, i personaggi si comportassero in modo un po' “infantile”, per così dire. Sinceramente mi ha fatto molto piacere sentirmelo dire (vuol dire che qualcuno ha letto e con molta attenzione, e ciò mi rende davvero felice), però mi sono sentito un po' giù di morale quando me lo sono sentito dire, come, tuttavia, è prevedibile quando uno ce la mette davvero tutta e fa del suo meglio per scrivere.

In ogni caso, ripreso il controllo, ho analizzato la situazione: ho “ricordato” il periodo in cui ho scritto questi capitoli (il che vuol dire primi di Ottobre) e ciò che mi aveva portato a scrivere certe cose. Soprattutto mi è tornata in mente la storia di ciascun personaggio prima della vicenda. Quindi, in questo Extra, proverò a darvi più informazioni possibili sulla vita dei personaggi, cercando di non spoilerarvi troppo e cercando, comunque, di farvi capire il motivo per cui ho creato certe scene e per cui alcuni personaggi hanno un tale comportamento. So che molto probabilmente qualcuno potrebbe vederlo come un “sta cercando di riparare al danno fatto inventando informazioni a caso”: potete pensarla come volete, è ovvio, ma vi assicuro che non è così. La vita dei personaggi, infatti, è sempre stata dentro la mia testa, sin dall'inizio del racconto.

 

   Ben è figlio unico, come tutti gli altri protagonisti della vicenda, nato da una famiglia benestante; i suoi genitori sono impiegati, lavorano per la stessa azienda e sono costretti a viaggiare per lavoro. Ha una passione per lo studio e gli piace spremersi le meningi quanto basta quando c'è un problema da risolvere. Tuttavia Ben, spesso, si lascia trasportare dalle emozioni, come è normale per ogni singolo essere umano. Prima delle superiori è sempre stato molto solo e, esclusivamente negli ultimi anni, è riuscito, in qualche modo, a farsi accettare da Penny e Charlie (soprattutto perché non si sa mai quando un “secchione” può rivelarsi utile). Per cercare di non pensare al suo stato di solitudine, Ben era solito stare sui libri, a studiare, senza nessuno di quegli svaghi che caratterizzano la vita di un qualsiasi bambino o ragazzo: e per questo, a volte, gli capita di comportarsi in modo infantile.

 

   Charlie, come avrete già capito, è la “testa calda” del gruppo: non va considerato un bullo, ma è semplicemente molto impulsivo. Come dicevo, è figlio unico, di famiglia sicuramente non agiata. A causa del suo comportamento, ma anche a causa di pregiudizi di persone un po' “snob”, in passato non ha avuto una gran moltitudine di amici, o comunque, non ha avuto amici che potessero imporgli un freno e che riuscissero a controllarlo come si deve. È per questo che a volte lo vedete con i pugni all'aria trattenuto dagli amici o lo vedete urlare a squarciagola per far valere le sue idee e il suo punto di vista, non sempre sbagliati. Il suo comportamento, inoltre, gli ha fatto avere un atteggiamento un po' “menefreghista” nei confronti dello studio: per questo Charlie ha “accettato” nel suo gruppo una persona come Ben (“non si sa mai quando un “secchione” può rivelarsi utile”).

 

   Penny è di famiglia molto ricca. I genitori sono grandi ereditieri (come lo erano i nonni, i bisnonni...) e inoltre proprietari di un'azienda internazionale. La villa in cui abita appartiene alla sua famiglia da tre generazioni prima di lei: fu il suo bisnonno a progettarla e a farla costruire. Penny è, decisamente, una persona “snob”; tuttavia non ha mai da criticare lo stato sociale altrui, in quanto le basta semplicemente che sia il suo ad essere preservato. Grazie alla ricchezza della famiglia, crede di avere origini nobili e le fa acquisire, in questo senso, un atteggiamento da “principessina”: guai se dovesse lavorare! Ama lo shopping e prendersi cura di se (e ci riesce molto bene...).

 

   John è l'ultimo arrivato del gruppo. Ha avuto un'infanzia decisamente difficile, in quanto i suoi genitori sono morti quando lui era un bambino (5 anni quando morì la madre, 6 quando morì il padre). Fin da allora fu allevato dalla nonna paterna che cercò di accudirlo il meglio possibile, considerato il fatto che è il suo unico nipote. A causa della morte dei genitori, è rimasto chiuso in se stesso ed è tutt'ora molto timido. Prima dell'incontro con Ben, Charlie e Penny, è stato molto solo, senza mai avere degli amici. Per questo non ha mai avuto un vero contatto con il mondo che lo circonda e qualsiasi cosa a cui non è abituato, come l'abbaiare di un cane, ad esempio, lo intimorisce: perché è intimorito dal mondo stesso che, quando era piccolo, gli ha portato via i genitori e che non gli ha mai dato “in cambio” dei veri amici.

 

Con questo è tutto per oggi. Spero di aver risolto qualche dubbio sugli atteggiamenti e sui comportamenti di certi personaggi. Ripeto: molto probabilmente qualcuno lo vedrà come un mio arrampicarsi sugli specchi, ma vi assicuro, davvero, che non è così. In fondo, c'è anche le possibilità che vi abbia confuso le idee ancora di più, chi può dirlo se non voi?!

 

Ora vi saluto. A presto per un nuovo Extra. E sabato non perdetevi i Capitoli 4 e 5: la storia vera e propria comincia adesso! Ciao!
Hasta la vista.

That's all folks!

Nessun commento:

Posta un commento