domenica 13 aprile 2008

Dialogo della Coscienza: Icaro senza ali

COSCIENZA: Icaro, posso farti qualche domanda sulla tua storia? So di non conoscerti e che tu non mi conosci, ma ti dispiacerebbe se ti chiedessi della tua vita?
ICARO: Non mi dispiacerebbe affatto, ma mi è permesso chiederti quale sia il motivo di questa tua curiosità?
COSCIENZA: Certamente: vorrei semplicemente capire quali sono gli errori che l'uomo compie e che lo portano all'autodistruzione. Ad esempio, cosa è successo, quale fu la causa scatenante di tutto?
ICARO: Il mio errore? Beh, volavo sul mare azzurro, una calda giornata. Mio padre, Dedalo, aveva costruito delle ali di piume e di cera, in modo che potessimo fuggire dal labirinto di Creta che lui stesso aveva costruito. Fu così che ci librammo in volo.
COSCIENZA: Ma fino a questo punto non sembra esserci nulla di strano.
ICARO: Vero, niente di strano, almeno fino a quando non cominciai a provare il gusto del volo.
COSCIENZA: Il gusto del volo?
ICARO: Sì: quando sei in volo non sei più tu, eppure sei ancora tu. È come se un essere diverso da te entrasse nel tuo corpo e condividesse con te la tua coscienza. Ma non è un parassita: vivete in simbiosi. Questo essere ti completa come tu stesso lo completi.
COSCIENZA: E questo essere? Come lo potresti chiamare?
ICARO: Non esiste un nome preciso, eppure ha tanti nomi: c'è chi lo chiama Amore, chi Amicizia; c'è chi lo chiama Gloria e chi lo chiama Gioia. C'è poi Desiderio, Sogno e Serenità. Non so chi fosse quello che mi pervase, so solo che mi portò troppo vicino al Sole. Fu così che le ali, di cera, si sciolsero. E io caddi in mare. Ma mentre cadevo, la creatura dentro di me balzò fuori. A quel punto provai Odio e Rancore verso di lei: mi aveva completato, non poteva lasciarmi. Subito dopo capii che era stato tutto inutile: era la Dannazione eterna, che provocò in me Tristezza, perché essa era inevitabile. E chiusi gli occhi. Tutto era nero. La Disperazione si fece enorme. Ebbi l'Incubo più breve e tremendo della mia vita. E il mio animo, ormai pervaso dall'Agitazione, mi abbandonò, come quella creatura che prima mi aveva completato. Il mio corpo cadde nell'acqua, e rimase senza vita.
COSCIENZA: È stato quindi questo essere a causare la tua morte? Tu non avevi alcuna colpa?
ICARO: Questo essere si è impadronito di me. Ma sono io che gliel'ho permesso. È quindi colpa sua? No. Colpa mia? Nemmeno. È colpa dell'ingenuità dell'uomo. Almeno qualcuno l'ha capito. Non è vero?
COSCIENZA: Sì, Icaro.
ICARO: Posso chiederti una cosa io, adesso?
COSCIENZA: Spara.
ICARO: Qual è stato il tuo errore più grande?
COSCIENZA: L'ho lasciato entrare anch'io quell'essere. E se n'è andato. E l'ho fatto perché non avevo ali di cera e piume. Ho provato a saltare, a farmi notare. Ma rimanevo ancorato al suolo. La mia voce era senza volume. Non vedevo che le spalle della gente, impegnata in altro. E quando Illusione uscì, non fece altro che lasciarmi solo: mi portò via tutto. Ma ora è tutto chiaro. Qualcuno l'ha capito. Delusion in inglese vuol dire Illusione. Lo conosci l'inglese, Icaro?
ICARO: No. Ma a quanto pare non sei l'unico a capire certe cose.

4 commenti:

Filippo ha detto...

forse per quell\'attimo di Illusione, vale la pena di soffrire la Delusione...
maggiore l\'ascesa, più dura la caduta, ma un momento sulla vetta, un secondo d\'eternità, può dilatarsi per la sua sola potenza creativa, per le sensazioni che suscita! a quel punto, dilatato l\'istante all\'Infinito in una direzione, quanto conta il tempo successivo? l\'Infinito è sempre Infinito, un momento di Infinito è più di una vita di momenti finiti, a meno che non si viva per sempre... qualcuno vive forse per sempre?

Unknown ha detto...

hey!woooooooooooooooooooooowwwwwwwwwww!!!!!!!!prima ke mi dicessi ke l\'hai scritto tu, pensavo ke fosse uno di quei 2000 dialoghi di filosofi ke sto leggendo in qst periodo......davvero complimenti!!! scritto davvero bene! (forse a parte quello "spara" e "delusion" poco "ellenici"  XD)bravo!!cya

Unknown ha detto...

.....davvero notevole anke il commento di filippo.....complimenti........mi fate sentire in imbarazzo....XD......me ne vado ke è meglio....

luca ha detto...

lo si sa...che l\'infinito crea dipendenza e il vivere per un fine da cui si dipende è il risultatodi non vivere affatto

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