sabato 11 aprile 2009

Dimenticare...

Voglio dimenticare... Ma "non c'è ragione per cui io debba dimenticare"... "La memoria è l'unico possedimento concreto dell'uomo"...
Eppure dimenticare sarebbe la soluzione a tutti i miei problemi, alle mie fissazioni... Così come tutti hanno dimenticato, anche io vorrei dimenticare.
Non posso. Forse non devo. Ma sarebbe senza dubbio la soluzione a tutto.

Mi sono illuso di poter essere "speciale". O forse mi hanno illuso, non lo so. È strano. E non riesco a capire.
O forse sono "speciale", ma non nel modo in cui pensavo di esserlo. O nel modo in cui avrei voluto esserlo.

Dimenticare sarebbe perfetto. Ma non c'è momento della giornata che riesca a far allontanare ogni mio pensiero da ciò che desidero a tutti i costi dimenticare. Tutti l'hanno dimenticato... Io non credo di riuscirci... Non ci si può dimenticare di se stessi, in fondo.

A volte vorrei far capire agli altri come mi sento. Ma come? Non c'è alcun modo.

Inoltre, a volte penso di essere io ad aver dato troppa importanza a certe cose... In fondo, se gli altri le hanno dimenticate, è probabile che non fossero importanti per loro. Ma a quel punto mi chiedo: se queste cose, che scaturiscono da me, non sono importanti per gli altri, significa che io non sono importante per gli altri?

Quindi sì, la soluzione sarebbe dimenticare. Mi farebbe stare meglio. E io smetterei di assillare tutti quanti. Mi renderei meno odioso, probabilmente. E, probabilmente, sarei anche meno triste e depresso. Non sarei più io, insomma. Sarei un altro... Ma non voglio essere un altro.
Quindi, comunque vadano le cose, perdo. Mai un giorno, un'ora, un secondo di vittoria. Mai un istante di soddisfazione. Mai un attimo in cui poter essere felice.
Anche se... Se dimenticassi non ricorderei più com'ero. E a quel punto, sarei diverso, ma non lo saprei. Quindi, anche se non voglio essere un altro, non saprei comunque di essere un altro...

Dimenticare... Dimenticare... Dimenticare...
Dimenticare.

2 commenti:

Marcello ha detto...

Ricordare... ricordare... ricordare...Il ricordo è comprensione, la comprensione è beatitudine. L\'uomo non è ciò che è per i suoi successi, ma bensì per i suoi fallimenti. Non pensi, d\'altronde, che essi ti abbiano plasmato molto più di quanto abbiano fatto i tuoi trionfi? Conoscili, ricordali e saprai.

Andrea ha detto...

Dimenticare spesso è considerata la strada facile per stare bene con se stessi. Ed è un modo per non affrontare i propri problemi.Ricordare d\'altra parte è difficile, a volte doloroso, ma, come hai giustamente detto, sono i fallimenti e il dolore proveniente da essi a plasmarti, a renderti forte.Tuttavia, se nemmeno io so quali siano i miei fallimenti, e perché questi siano tali, non posso trarne giovamento alcuno.Per capire e riconoscere i miei fallimenti, quando non sono io a notarli, ho bisogno di qualcuno che me li faccia notare. Se però ciò che ti giunge all\'orecchio non è altro che silenzio, non puoi fare nulla. Ricordare fa male, non perché cerchi un trionfo che non hai ottenuto, ma perché non sai nemmeno se sei stato sconfitto.Dimenticare è difficile, anche se è la soluzione più conveniente..."Non c\'è ragione per cui io debba dimenticare", non mi stancherò mai di scriverlo... E se non c\'è motivo per cui debba accadere, non accadrà.

Posta un commento