domenica 16 gennaio 2011

Qualcosa in cui credere, o la Fede per un uomo di Scienza.

Ultimamente ci penso spesso. È così tanto insensato, per un uomo di Scienza, credere in Dio?
Ragioniamo: la Scienza è quella disciplina che cerca di spiegare i fenomeni tramite dei modelli logico-matematici. Essa si basa sul metodo scientifico: ogni affermazione deve essere dimostrata dalla realtà empirica. Se un'affermazione, una teoria, non corrisponde alla realtà fenomenologica, tale affermazione è falsa.
E su questo punto, direi, che siamo tutti d'accordo.
Ma se ci trovassimo di fronte ad un'affermazione che non può essere dimostrata? Non sto parlando di qualcosa che, con le conoscenze attuali, non saremmo in grado di dimostrare, ma di qualcosa che, poiché esiste in un tal modo, non può essere indagata.

Cominciamo con un esempio scientifico: cosa c'è all'interno di un buco nero?
Semplice, altra materia.
Sì, d'accordo. Ma come è organizzata questa materia?
Beh, esattamente come negli altri corpi celesti, mi si potrebbe rispondere... Ma questa sarebbe un'affermazione che non possiamo dimostrare: dall'esterno, infatti, non possiamo vedere cosa ci sia all'interno dell'orizzonte degli eventi - ovvero il "confine" del buco nero - e se potessimo entrare all'interno di tale limite, non potremmo comunque uscirne. La nostra conoscenza è completamente bloccata all'esterno del buco nero.

Allora, mi viene da pensare, ci sono due tipi di affermazioni: quelle dimostrabili o confutabili, ovvero quelle che, con la logica, la matematica, la fisica, la chimica, la filosofia, la storia, l'educazione fisica, l'intervallo, o qualunque disciplina vogliate, possono essere provate.
Poi, però ci sono anche le affermazioni non dimostrabili, tra cui si potrebbe elencare: com'è disposta la materia all'interno di un buco nero? La realtà che percepiamo è la vera realtà? Come sarebbe un universo senza tempo? Esiste Dio?

Un uomo di Scienza, che posizione deve avere rispetto a queste affermazioni?
In teoria, e sottolineo bene, un uomo di Scienza dovrebbe non avere un parere per quanto riguarda questi argomenti: dovrebbe adottare un agnosticismo convinto. Eppure, almeno da un punto di vista religioso, molti uomini di Scienza sono atei, e, a volte, criticano fortemente coloro che credono in un Dio. Eppure anche loro dovrebbero essere criticati: il fatto di essere atei è sinonimo del fatto che loro CREDANO nella non esistenza di Dio; il "non credere", in questo caso, è "credere che non".

Perché l'agnosticismo va bene, in quanto è la posizione più "scientista", l'ateismo va bene, in quanto è la posizione più frequente negli uomini di Scienza, ma il credere nell'esistenza di un Dio (o di più divinità) non è così compatibile con un uomo di Scienza?
Quindi, in mio parere, per quanto riguarda affermazioni non dimostrabili, uno ha il diritto di fare ciò che vuole: può astenersi, può credere e può non credere. E la sua scelta non va criticata. Non sarebbe giusto. E non avrebbe un senso.
Per quanto mi riguarda, io credo in Dio. Chi sia e quale sia il suo scopo, trascende da me, ma lasciatemi credere in pace.

Namaste.

2 commenti:

Seven ha detto...

No no no.... Le ultime due righe mi hanno deluso molto... Non credo che potremmo parlare ancora..

Hahah, a parte gli scherzi, l'ultima volta che abbiamo toccato l'argomento, la tua risposta è stata molto vaga, ma ora è tutto diverso! Mi sembra di capire che per tutti i motivi di cui sopra, tu creda in Dio e proprio a causa di questi motivi la cosa non possa cambiare. A meno che non si abbia una dimostrazione contraria, immagino :P

Comunque, non mi vergogno a dirlo, ma ultimamente ho avuto anche io un risveglio spirituale di un certo tipo.
Non sono arrivato a definire una entità divina, ma non posso fare a meno di percepire ogni tanto, con una certa evidenza, una forza superiore.
O almeno, c'è la speranza che una forza tale esista ^^

Bel template a proposito..
Molto....come dire....BZZZ!!

Continua così ;)

Quasark ha detto...

l'ultima volta che abbiamo toccato l'argomento, la tua risposta è stata molto vaga, ma ora è tutto diverso! Mi sembra di capire che per tutti i motivi di cui sopra, tu creda in Dio e proprio a causa di questi motivi la cosa non possa cambiare. A meno che non si abbia una dimostrazione contraria, immagino
Capita a tutti una "crisi di Fede", per alcuni dura brevemente, per altri dura tutto il resto della vita, e, in ogni caso, si conclude sempre in maniera diversa per ogni persona.
Io credo in Dio, è vero. Che sia quello cristiano o di qualche altra religione, sinceramente, non mi è ancora chiaro. Potrebbe tranquillamente essere un Dio personale. Ciò che sento dentro di me è una sensazione che la Scienza non può, per forza di cose, risolvere. E, dato che questa sensazione è qualcosa di intelligente, mi sembra alquanto improbabile che sia opera del caso. Questa sensazione, diciamo, che potremmo anche chiamarla anima, o spirito.
Quindi, credo in Dio, in qualità di entità che mi ha dato, in custodia, un'anima, con la quale sento di dover fare il meglio che posso.
E dato che tutto ciò non è dimostrabile, posso scegliere di crederci. Ed io ci credo. :)

non posso fare a meno di percepire ogni tanto, con una certa evidenza, una forza superiore.
Su questo sono abbastanza d'accordo. Ma ho come l'impressione che stiamo pensando a due forze differenti. E spiegarlo mi risulterebbe davvero troppo complicato.

Continua così ;)
Farò del mio meglio :D

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